IL VALORE TANGIBILE DEGLI INVESTIMENTI INTANGIBILI

La natura degli investimenti oggi è cambiata.

Se prima il valore di un’azienda era determinato prevalentemente dal quantitativo di “asset” presenti in azienda (investimenti in beni stabili), oggi è aumentato in modo esponenziale il valore del brand, delle idee, dell’estetica e soprattutto delle relazioni (beni intangibili).

Il prodotto da solo non è più sufficiente si passa a considerare l’impatto “dell’experience” che quel determinato prodotto genera sul mercato.

Ingegnerizzazione dei processi, design, ricerca e sviluppo e formazione sono ormai prepotentemente presenti come asset valoriali di un’azienda.
Nella maggior parte dei casi un ruolo fondamentale lo ha giocato la tecnologia e la digitalizzazione.
Molti prodotti sono oggi cosi fruibili e fortemente utilizzati dal vasto pubblico grazie alla tecnologia.
Basti pensare alle applicazioni: senza l’esistenza dello smartphone le APP non avrebbero avuto ragione di essere create.

All’inizio degli anni quaranta il PIL era principalmente basato sugli investimenti che venivano fatti da parte delle aziende in macchinari e impianti, senza considerare il costo d’impresa legato al tempo di progettazione di quegli stessi impianti.
Solo venti anni dopo si cominciarono a considerare i costi legati al branding, all’advertising, alla ricerca e alla formazione, fino agli anni novanta quando per gestire un grande numero di calcoli si iniziò a considerare l’utilizzo dei software come una risorsa imprescindibile e di conseguenza le ore di sviluppo sono diventate un costo d’impresa.
La conclusione fu che per creare una cultura d’impresa basata sul valore reale non si poteva prescindere dal considerare i costi in termini di tempo/risorsa umana.

Le caratteristiche principali di questa tipologia di investimenti si basano quattro differenze sostanziali con gli investimenti tangibili.

Sono scalabili, nel senso che producono una crescita esponenziale a dispetto di investimenti sempre minori.
Sono irrecuperabili(nella maggior parte dei casi), quando si verifica la spiacevole situazione di un’azienda in chiusura, il processo di valutazione è estremamente complesso se non incalcolabile.
Generano effetti positivi indiretti, quando il prodotto creato per un settore specifico produce degli effetti positivi anche oltre il proprio ambito/competitor/settore.
Creano sinergie, quando il processo evolutivo di un prodotto necessità dell’integrazioni di materiali e tecnologie di terze parti (altre aziende trainate indirettamente dal successo delle prime)

In conclusione solo negli ultimi decenni si parla di una nuova economia, una nuova categoria di asset che configura il valore aziendale su una cultura basata sull’intelletto delle risorse umane.